Page 4 - MDC Informa n.49
P. 4
Quanto segue è tratto da un documento allegato al progetto
della nascente casa madre MDC di L’Aquila
Normativa antisismica relativa ai criteri - progettazione: la pianta degli edifici deve
per costruire una struttura in modo da preve- essere il più possibile regolare e simmetrica
nire danni, a persone e cose, o ridurne la ten- rispetto a due direzioni ortogonali, in rela-
denza in seguito ad un evento sismico. zione alla distribuzione di masse e rigidez-
(INGV 30.08.2016) ze. L'altezza deve essere limitata in relazio-
ne alla classificazione sismica del territorio.
Nel 2008 sono state pubblicate le NTCO8 (Norme Una costruzione a prova di terremoto, deve
Tecniche per le Costruzioni (attualmente in fase di avere la capacità di prevedere le spinte
revisione), secondo cui, per ogni luogo del territorio orizzontali tipiche delle onde sismiche. Biso-
nazionale, l’azione sismica da considerare nella pro- gna evitare i cosiddetti tetti spingenti, ossia
gettazione, si basa sulla stima di pericolosità oppor- quelli fatti con travi che spingono verso le
tunamente corretta per tenere conto delle effettive pareti. Si devono costruire, invece, tetti a
caratteristiche del suolo a livello locale. capriata, ossia con una struttura portante,
Per ogni costruzione ci si deve riferire ad una acce- dalla forma reticolare triangolare, con la
lerazione di riferimento “propria,” individuata sulla funzione di sorreggere la copertura del tet-
base delle coordinate geografiche dell’area di pro- to a spiovente. L’edificio antisismico deve
getto e in funzione della vita nominale dell’opera. poter resistere a torsioni, flessioni, defor-
Di seguito un sunto sui punti essenziali delle mazioni, tagli, vibrazioni, fessurazioni, ten-
NTCO8: sioni, corrosioni. Il collaudo statico, deve
-valutazione del rischio sismico della zona da edifi- essere effettuato in corso d’opera.
care, in base all'analisi geologica del sottosuolo e
delle caratteristiche topografiche.
-requisiti di sicurezza antisismica, capacità di evita-
re crolli, perdite di equilibrio e dissesti gravi, totali o
parziali. La struttura deve essere progettata in mo-
do tale che il degrado nel corso della sua vita nomi-
nale, purché si adotti la normale manutenzione or-
dinaria, non pregiudichi le sue prestazioni in termini
di resistenza, stabilità e funzionalità.
La protezione contro il degrado si ottiene attraverso
un’opportuna scelta dei materiali e delle dimensioni
strutturali.
-materiali: calcestruzzo armato precompresso, resi-
stente se sottoposto a preventivi sforzi di tensione,
ossia cemento con barre di acciaio (armatura) an-
negate al suo interno ed opportunamente sagoma-
te ed interconnesse fra di loro. Le barre possono
essere di acciaio al carbonio, o inossidabile o con Bozza pianta piano terra
rivestimento speciale e devono avere un diametro
minimo di 5 mm.
La legge stabilisce quanto devono essere "armati"
pilastri e travi, ossia quanto acciaio ci deve essere
in proporzione al cemento. La malta o il conglome-
rato di riempimento dei vani o degli alloggi delle Bozza facciata principale
armature deve avvolgerle completamente. Materiali
per la saldatura, bulloni e chiodi devono essere
conformi alle normative europee e recare la marca-
tura CE. Il legno, che ha caratteristiche di grande
flessibilità, assemblato con adesivi o giunti mecca-
nici.
- criteri di costruzione: affinché un edificio non crolli
sotto i colpi di un'onda sismica, il rapporto fra trave
e pilastro deve essere perfettamente equilibrato.
In fase di costruzione la messa in posa di pilastri e
travi deve avvenire contemporaneamente, onde
evitare la creazione di "giunto" che mina la stabilità
dell'edificio. Il termine tecnico “snellezza” riferisce
lo spessore dei pilastri e delle muri portanti che va
dai 15 ai 50 cm.
Missionarie Dottrina
Cristiana
4