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curare le proprie ferite, le proprie infermità,
solo allora si è in grado di condurre altri; e
questo richiede un cuore misericordioso atto a
consolare, fasciare le ferite e ridare forza se-
condo lo Spirito Santo perché Dio sia impres-
so nel cuore…saper stare accanto al fratello o
sorella senza la pretesa di vincolare a sé gli
altri, pronti a condividere la sofferenza e la
fatica di chi cerca la volontà di Dio su di sé. E’
importante ricordare anche di essere testimoni
e non solo maestri. Infine per camminare in
novità di vita, viene presentato l’itinerario de-
gli esercizi spirituali ignaziani. Cosa c’entra la
spiritualità ignaziana con le diverse spiritualità
della vita consacrata? Si tratta di una sfumatu-
ra dello Spirito che ci mostra l’essenzialità del-
la vita di fede e il rapporto di una vita plasma-
ta dallo Spirito Santo. La vita consacrata si
percepisce come vita di relazione con un Dio
personale che a sua volta è icona della Trinità
ovvero della comunione. La persona consacra-
ta è chiamata a fare questo passaggio dalla
spiritualità individuale a quella comunionale, a
esprimere nella propria vita il modo di amare
Ho avuto la gioia di partecipare al convegno di Cristo, nel suo modo di pensare e di agire,
il volto della consacrata deve rivelare il volto
USMI per le formatrici che per me è stato dell’amore di Cristo. Gli esercizi ignaziani sono
molto arricchente. E’ stata messa in evidenza un aiuto per la conversione della propria dona-
l’importanza di investire sulla preparazione zione al Signore, essi sono mezzi spirituali che
della formatrice, affermando che deve essere S. Ignazio vive in quattro settimane:
una persona che ha vissuto una vera e in- 1-contemplare l’amore misericordioso di Dio
cancellabile esperienza di salvezza. La forma- 2-sapere che Dio chiama dalla tomba alla vita
trice ha una visione integrale e non frantu- 3-contemplare il volto Cristo sofferente
mata della vita. Ci si è chiesto quale fosse il 4-contemplare il Cristo vivo e non solo Gesù
vino nuovo nella formazione. Ecco la rispo- storico.
sta: ripartire dalla novità battesimale e dall’e- Esprimo un grazie profondo alla Madre e al
sperienza di salvezza; celebrare l’Eucaristia suo consiglio per questi giorni di ricchezza spi-
nella vita oltre che nella liturgia; parlare di rituale. Da un tale confronto è inevitabile usci-
una vita vissuta e non idealizzata. L’altra te- re mancanti, perché l’unica persona che si può
matica affrontata e ugualmente importante è totalmente identificare con l’amore e che può
stata la seguente: “Contenuti e strutture in di fatto definirsi “amore fatto persona” è Cri-
sinergia”. E’ urgente tenere conto del fatto sto che si è incarnato proprio per farci vedere
che il contenuto della formazione è la vita cosa dobbiamo fare e come, per poter diven-
nuova, è il modo di esistere di Dio in Cristo tare anche noi personificazione di tale amore.
che è la COMUNIONE. La struttura quindi, Non possiamo quindi, non domandarci quando
esiste se circola all’ interno questa vita di co- di fatto poniamo Cristo come modello della
munione. La vita in sinergia ovvero la vita di nostra vita, nel nostro modo di pensare, di
Dio chiede l’apertura da parte dell’uomo e la relazionarci con gli uomini e le donne del no-
conforma a Cristo. Questa vita trasfigurata stro tempo, nel nostro rapporto filiale verso il
da Cristo nello Spirito Santo ci permette di Padre, nel nostro modo di amare. Quanto spa-
vedere e vivere la formazione nel normale zio diamo a Lui e alla sua Parola? A quanti e
quotidiano … mentre si prega, si lotta, si la- quali altri modelli lasciamo che si attacchi il
vora e si studia. Vivere una vita più autenti- nostro cuore? Noi siamo quello che amiamo,
ca, meno strutturale e con spirito più evan- ma se l’oggetto del nostro amore è Cristo, sa-
gelico. Un altro punto importante: le caratte- rà sempre vivremo sempre in novità di vita.
ristiche di un padre o madre spirituale: ab- Suor M. Elizabeth Vaca
bracciare questo servizio richiede capacità di
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